Halo 3: ODST

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    FaNaTiiK

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    La UNSC li chiama Orbital Drop Shock Troopers. Sono unità speciali capaci di infilarsi in una navicella-capsula e viaggiare nello spazio come palloncini in una tempesta. Alcuni pensano siano pazzi, ma per fare ciò che fanno forse ne hanno bisogno. Si fanno chiamare Helljumpers.
    Tutti gli scettici che ritengono Master Chief l'unica unità speciale UNSC a risultare affascinante dovranno ricredersi dopo aver guardato da vicino gli Helljumpers di ODST, nuovo titolo di Halo 3: Recon. Loro non hanno un'intelligenza artificiale piantata nel cervello, non hanno un'armatura speciale che gli permetta di vedersela faccia a faccia con un carrarmato, ma hanno pelo sullo stomaco e la giusta quantità di incoscienza o follia che rende i soldati degli eroi. Halo 3: ODST è un'espansione dedicata a Halo 3 a sé stante e totalmente indipendente che include tutte le mappe multiplayer dell'originale, più tutti i contenuti scaricabili che sono stati rilasciati su Xbox Live per il terzo capitolo della serie dedicata a Master Chief. In questa espansione ci sarà ancora la possibilità di sbloccare il Recon Helmet, una rarissimo pezzo d'equipaggiamento del multiplayer riservato solo a pochissimi fortunati. Per molti appassionati la presenza delle mappe multiplayer e del pezzo Recon potrebbero valere già il prezzo del pacco, ma tutti gli altri si aspettano molto di più da Bungie. Ci sono infatti grandi novità anche per gli appassionati del single player, implementazioni che potrebbero far innamorare per la seconda volta milioni di giocatori.

    Le premesse sono allettanti e le novità annunciate piuttosto ricche: ODST è ambientato durante gli eventi di Halo 2, nella città di New Mombasa, Africa orientale. Il protagonista del gioco è un soldato dell'unità Helljumpers, un senza nome che verrà spesso chiamato "The Rookie". Il compito della squadra di Rookie è quello di distruggere la testa di sbarco dei Covenant che vogliono dilagare nelle rovine della città. Durante il gioco, però, Rookie viene separato dagli altri membri della sua spedizione e dovrà farsi strada da solo tra le rovine di New Mombasa per scoprire cosa è successo ai suoi colleghi, il tutto attraverso le indicazioni di un'intelligenza artificiale chiamata Sovrintendente. Qui inizia il bello, perché il giocatore che muove Rookie dovrà ambientarsi, cercare di non farsi uccidere e combattere da solo per la propria sopravvivenza in un mondo totalmente aperto in cui si possono prendere tutti i sentieri disponibili e camminare praticamente ovunque, senza limiti di sorta. Il problema è proprio che Rookie non sa minimamente dove deve dirigersi per tornare nelle linee amiche.

    L'idea di Bungie di creare un titolo open-world (in un mondo interamente calpestabile) può sembrare strana a molti, se consideriamo il genere in cui Halo 3: ODST si va a collocare. Eppure non sarà un open-world caratterizzato da missioni secondarie e quant'altro, ma semplicemente un modo diverso di affrontare uno sparatutto. La storia inoltre verrà spiegata da flashback vissuti dal punto di vista dei compagni di squadra di Rookie: Buck, Dutch, Mickey e Romeo. Ogni volta che Rookie viene a contatto con un oggetto o una locazione che riguarda i suoi compagni, i flashback partono e regalano al giocatore un tassello della storia. In questo modo c'è un netto distacco dalla storia com'era pensata nei precedenti Halo e qui si scende in un mondo diverso, pieno di misteri che vengono sciolti solo con il ritrovamento di oggetti e dettagli, un po' sullo stile di BioShock. A collegare il tutto c'è il Sovrintendente, che aiuterà Rookie nelle sue missioni, guidandolo e aiutandolo a evitare truppe di Brute e altri nemici. Considerando che Rookie non è un supereroe, il gioco avrà un approccio al combattimento molto più furtivo, cosa che spesso ci porterà ad aggirare i nemici, piuttosto che buttarci su di loro con la foga di un barbaro.

    In conclusione non resta che rimetterci alle abilità di Bungie, ricordando tuttavia che fin dal primo Halo la più grande critica mossa al titolo made in Xbox è sempre stata la ripetitività dello schema dei livelli. In Halo 3: ODST, con un mondo totalmente aperto e la possibilità di scegliere l'ordine in cui completare le missioni, tutto questo potrebbe essere lasciato al passato e potrebbe iniziare un nuovo modo di intendere Halo. Partendo proprio da un difetto del titolo, i programmatori di Bungie potrebbero dare un nuovo motivo di vanto a un titolo della serie. L'uscita è prevista per la fine del'anno, ma ancora non ci sono date certe in circolazione: rimanete sintonizzati su GameStar per ulteriori aggiornamenti in merito.

    fonte : gamestar


     
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